Introduzione
In principio... era Wordpress.
Ebbene si: alcuni già lo sanno, altri no, ma la prima versione di Laravel-Italia.it era scritta in Wordpress.
La meravigliosa prima versione di Laravel-Italia.
"Lol, sei totalmente pazzo o cosa?"
Ovviamente c'è un motivo, per questa scelta. Non sono mai stato un estremista delle tecnologie: c'è il tool giusto per una cosa e per l'altra, ed il bello del nostro lavoro, quello dello sviluppatore, è spaziare. Spaziare tra le tecnologie, i modi di vedere un problema ed i modi di risolverlo.
Avevo già comprato il dominio, laravel-italia.it, nell'Aprile del 2013. Tuttavia, era stato un periodo di riflessioni e tanti, tantissimi cambiamenti anche nella mia vita personale. Tuttavia, verso settembre mi sono trasferito a Roma, e proprio lì è cominciato tutto.
Trovando del tempo libero, finalmente, ho concentrato le mie energie sul progetto Laravel-Italia e ho capito che il problema da risolvere era uno solo, e fondamentale:
Portare, nel più breve tempo possibile, nuovi contenuti in lingua italiana su Laravel in Italia.
Perché reinventare la ruota? Non aveva senso, visto lo scopo. Ci sarebbe stato tempo, poi, e infatti c'è stato. Così, in una settimana circa, il sito di Laravel-Italia era già online. I primi mesi sono stati usati per tradurre la documentazione (era tanta, ed ero da solo). Un'esperienza bellissima che ha portato un sacco di persone ad interessarsi al progetto.
Dopo un po', si è verificata la necessità di cambiare un po' "pelle". Finalmente, Wordpress cominciava a stare stretto e la necessità di realizzare un sito ad-hoc prendeva piede sempre di più nella mia mente. Così, dopo due settimane di lavoro ad Agosto annunciavo finalmente Laravel-Italia 2.0. Stavolta, realizzato con Laravel.
La meravigliosa seconda versione di Laravel-Italia.
Unendo questa nuova versione ad un cambio di server, abbiamo portato a casa tantissime altre soddisfazioni. Dopo un primo periodo in cui mi ero concentrato a pubblicare regolarmente contenuti, mi sono reso conto che non era esattamente il giusto approccio da usare, e così sono passato a pubblicazioni più irregolari. Obiettivo: meno fuffa, più sostanza.
E alla fine, l'approccio ha portato i suoi risultati (contando che non ho mai pensato di farci chissà quale campagna pubblicitaria).
Ho parlato fin troppo, vediamo di concludere. A questo punto ci si potrebbe chiedere:
"Perchè allora una nuova versione?"
Semplice: ho pensato che rendere open-source il sito stesso potesse essere **un'ottima occasione per creare qualcosa di più stabile, dove è la community stessa a proporre e proporsi per cosa serve e cosa no. E avere del codice a disposizione sarà un'ottima possibilità anche per tutti quelli che stanno iniziando e vogliono capire a cosa serve questa o quella classe, o dove e come mettere le mani in un progetto.
E, in tutta onestà, non voglio neanche che rimanga un progetto esclusivamente mio. Si, Laravel-Italia è partito da me, ma Laravel-Italia non sono io. Siete tutti voi, e la cosa migliore per una community del genere sarebbe un coinvolgimento a 360 gradi di chiunque voglia. Per questo motivo, mettere il sito open-source è un invito alla condivisione e alla collaborazione.
Detto questo, passiamo a parlare tecnicamente di quello che c'è e non c'è, nella prossima sezione: Scelte Progettuali.